Page 86 - MONTENAPOLEONE_FEBBRAIO_2020
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Damian


                                                             “IO VOGLIO DIVENTARE IL MIGLIOR
                                                             TRAIL BLAZER DI SEMPRE”.

                 LILLARD                                            Di Pierpaolo Pieri



                                                                    Ph. Courtesy of Adidas




































                            uando  non  veste  la  divisa  dei   parla a vanvera o dice cavolate, preferisco agi-
                            Portland  Trail  Blazers  –  squa-   re. Affronto la vita come affronto il basket, con
                            dra  di  pallacanestro  che  milita   compassione e spietatezza. È importante avere
                Qnell’NBA americana - veste quella               entrambi” confessa Lillard. E se lo vedete scen-
                 di rapper a tutto tondo. All’anagrafe Damian    dere  in  campo  con  indosso  il  numero  0,  sap-
                 Lillard, alla consolle Dame D.O.L.L.A., in cam-  piate che lui non vede quel numero, lui vede la
                 po Dame Logo per il suo rito di tirare proprio dal   lettera “O” che sta per Oakland, sua città natale
                 logo della squadra disegnato a centrocampo.     tra le più pericolose d’America dove non poco
                 Ragazzo d’oro della California, classe 1990, il   ha dovuto lottare per emergere. Se le sue rime
                 cestista fa centro anche come campione di sti-  rap  possono  far  discutere,  di  certo  contribui-
                 le, f rmando la linea adidas D Lillard: sneaker   scono a infondere una speranza ai giovani del
                 leggermente  ammortizzanti  e  t-shirt  con  logo   ghetto: “Io voglio diventare il miglior Trail Blazer
                 “Dame” per scendere in campo con tocco cre-     di sempre. Punto. Voglio essere il migliore mai
                 ativo. “Vivo per competere con le persone, ma   visto  da  queste  parti,  quello  con  l’impatto  più
                 non mi piace parlare tanto. Non sono uno che    grande”.
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