Page 125 - MONTENAPOLEONE
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Che la moda si nutra di cultura è cosa nota. Sicuramente più inusuale è       COUTURE CULTURE
invece mettere gli occhi sulla biblioteca privata di una couturier appas-
sionata di libri quanto di abiti, come Gabrielle Chanel. La leggendaria       We all know that fashion is nourished by culture. But it’s certainly more
Coco che non poco ha contribuito a scrivere capitoli indelebili della sto-    unusual instead to put the eyes on the private library of a couturier who
ria del costume e della moda, non finisce di raccontarsi, svelando stavolta   loved books as much as her clothes, such as Gabrielle Chanel. The le-
il suo rapporto con la lettura e i grandi autori di tutti i tempi, con cui    gendary Coco who greatly wrote indelible chapters of the history of
sovente intrecciò storie d’amicizia, se non d’amore. Si intitola infatti “La  costume and fashion, never stops to tell herself, this time revealing her
donna che legge” il settimo episodio di CULTURE CHANEL, la mo-                relationship with reading and the great writers of all time, with whom
stra allestita (fino all’8 gennaio 2017) a Cà Pesaro – Galleria Internazio-   sometimes she had friendship relationships, if not real love stories. It is
nale d’Arte Moderna – nel cuore della Venezia tanto amata da Gabrielle        titled indeed “La donna che legge” (The woman who reads) the seventh
Chanel. “Se apriste oggi una storia della nostra letteratura dovreste tro-    episode of CULTURE CHANEL, the exhibition hosted (until January
varvi il nome di un nuovo autore classico: Coco Chanel. Chanel non            8, 2017) at Cà Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna - in the
scrive con carta e inchiostro (salvo nel suo tempo libero) ma con tessuti,    heart of that Venice so loved by Gabrielle Chanel. “If today you’d open
forme e colori; ciò non toglie che le si attribuiscano comunemente l’au-      a history of our literature, you’ll find the name of a new classic author:
torità e lo stile di uno scrittore del Grand Siècle, elegante come Racine,    Coco Chanel. Chanel doesn’t write with paper and ink (except in her
giansenista come Pascal (da lei citato), filosofo come La Rochefoucauld       spare time) but with fabrics, shapes and colors; the fact remains that
(che lei imita inventando le proprie massime), sensibile come Madame          they commonly attribute to her the authority and style of a writer of
de Sévigné...” scriveva in un articolo del 1967, Roland Barthes. E mai        the Grand Siècle, elegant as Racine, Jansenist as Pascal (cited by cited),
citazione sembra essere più attuale, curiosando tra libri, numerose de-       philosopher as La Rochefoucauld ( that she imitate when inventing her
diche, archivi, fotografie, quadri, disegni, oggetti d’arte provenienti dal   aphorisms), sensitive as Madame de Sévigné ... “wrote in an article of
suo appartamento parigino, gioielli e profumi esposti in un sottile gioco     1967, Roland Barthes. And never quote seems to be more right, looking
di rimandi tra letteratura e moda. Sviluppata attorno a quattro sequen-       through books, numerous dedications, archives, photographs, paintings,
ze: La vita che conduciamo, Le confidenze dell’invisibile, Thoughts that      drawings, objects of art coming from her Paris apartment, jewelry and
make you think e Gli aspetti del tempo, la mostra restituisce il senso più    perfumes on display in a subtle play of references between literature and
intimo del vocabolario estetico inventato da Mademoiselle Chanel. Un          fashion. Developed around four sequences: La vita che conduciamo, Le
lessico e un universo di moda, che trova i suoi riferimenti anche tra le      confidenze dell’invisibile, Thoughts that make you think e Gli aspetti del
pagine dei libri dai quali Coco si lasciava ispirare e dai quali fuggiva poi  tempo, the exhibition shows the most intimate sense of the aesthetic vo-
per inseguire i propri sogni, intenzionata com’era a “scrivere” la sua per-   cabulary invented by Mademoiselle Chanel. A dictionary and a fashion
sonale visione del mondo. E si scopre così l’amore per la poesia, i classici  universe, which also finds its references in the pages of the books from
Omero, Virgilio e Sofocle da cui mutuò un certo gusto per una bellezza        which Coco was inspired and from which she ran away to pursue her
atemporale e uno stile epurato. Ma anche gli eccessi delle avanguardie,       dreams, as she was willing to “write” her personal view of the world. So
le frequentazioni con il movimento Dada cui guarda tra velate citazioni,      we find her love for poetry, the classic Homer, Virgil and Sophocles from
l’estetica radicale dell’etichetta del profumo N°5 (del 1921), che richia-    who she borrowed a taste for a timeless beauty and an uncluttered style.
ma quella dei “papillons Dada”, volantini confezionati in quegli anni         But also the excesses of the avant-garde, the contacts with the Dada mo-
proprio dai dadaisti.                                                         vement which looks between veiled citations, the radical aesthetic of the
                                                                              label of the perfume N ° 5 ( in 1921), which recalls that of the “papillons
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                                                                              ?In ?apertura:??Ritratto di Gabrielle Chanel sul suo divano, mentre guarda
                                                                              la sua biblioteca. ?Luglio 1962 - Fotografia?,??C? ollezione Douglas Kirkland,
                                                                              Los Angele?s??© DOUGLAS KIRKLAND.

                                                                              In alto a sinistra: THIERRYDEPAGNE Biblioteca di Gabrielle Chanel
                                                                              2013 Collezione Patrimonio di CHANEL ©Thierry Depagne.

                                                                              In basso a destra: GABRIELLE CHANEL
                                                                              Appunto manoscritto autografo “La vita che conduciamo non è mai gran-
                                                                              ché, la vita che sogniamo è invece la grande esistenza perché la continue-
                                                                              remo oltre la morte”. Collezione privata ©Photo Thierry Depagne.
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