Page 103 - MONTENAPOLEONE
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Da Londra a Roma e fino a New York, arte, moda e fotografia si incontrano e si scontrano in un tripudio di allestimenti da scoprire in un giro del mondo
cultural-artistico. Un tour della creatività a 360 gradi, che spazia dalla pittura alla fotografia, dall’esposizione di abiti alle sculture dei pop-artisti. Un viaggio
che parte dall’Italia e si spinge fino in America. Nella città eterna va in scena al Macro “Roma Pop City 60-67” un’esposizione di oltre cento opere fra dipinti,
sculture, fotografie, installazioni, film d’artista e documentari, che hanno come protagonista la Roma dei primi anni ‘60 trasformata e rivissuta mediante l’im-
maginario visivo dei cosiddetti “popartisti” della Scuola di piazza del Popolo, tra cui Franco Angeli, Mario Ceroli e Nanni Balestrini. Dalla pop-art romana
al dirompente graffitismo americano di Jean-Michel Basquiat, in mostra fino al 26 febbraio 2017 al Mudec di Milano. Dai primi graffiti della metropolitana
newyorchese alle ultime opere più complesse, la retrospettiva ripercorre la breve ma intensa carriera artistica di Basquiat, che ha saputo affrontare con il suo
linguaggio immediato temi d’identità umana e di razza, creando un ponte fra la cultura occidentale e quella africana superando i limiti del semplice folklore.
Tutt’altra atmosfera una volta che si giunge in laguna, dove l’Ikona Gallery - storica galleria di Živa Kraus nel Campo del Ghetto Nuovo a Venezia – ospita
“Peggy Guggenheim in Photographs” ripercorrendo in una ventina di scatti la vita della celebre mecenate d’arte, immortalata dai grandi interpreti del No-
vecento come Berenice Abbott e Man Ray. E’ dedicata invece a uno dei più grandi fotografi di moda di tutti i tempi, Helmut Newton, la mostra “A Gun for
Hire Selection -Le fotografie per Blumarine 1993-1999” allestita nella cornice dei Musei di Palazzo dei Pio a Carpi fino al prossimo 11 dicembre, indagando
le campagne pubblicitarie firmate dall’artista per le collezioni Blumarine dalla P/E 1993 all’A/I 98/99. E di moda si parla anche oltreoceano dove la mostra
“Proust’s Muse, The Countess Greffulhe” allestita al Museum at Fit di New York svela lo straordinario guardaroba della Contessa musa di Proust, di cui
vengono esposti cinquanta abiti creati per lei da alcuni dei più grandi couturier del Novecento, come Worth, Babani e Fortuny.
Un tour dell’arte che non può dimenticare una tappa alla Tate Modern di Londra, che da poco ha riaperto i battenti con la costruzione della nuova ala a
piramide, la Switch House, firmata Herzog & De Meuron. Per l’occasione sono tutte da ammirare camelie, petunie, papaveri e solitari paesaggi desertici che
popolano la potente natura dei capolavori di Georgia O’Keeffe, tra astrattismo e fotografia come si conviene all’originale pittrice del ventesimo secolo.

In apertura: Claudio Cintoli. Il sorriso della mezza luna, 1966 “Roma Pop City 60-67” - Macro di Roma.
In alto: Do Not Revenge, 1982. Acrylic and oil stick on canvas, 132x213,3 cm
“Jean-Michel Basquiat” - MUDEC di Milano Private collection © The Estate of Jean-Michel Basquiat by SIAE 2016
Nella pagina accanto: Mimmo Rotella. Sua maestà la regina, 1962. Decollage su tela “Roma Pop City 60-67” - Macro di Roma

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