Page 96 - MONTENAPOLEONE_FEBBRAIO_2020
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“IL PRIMO CRITERIO
PER GIUDICARE
L’ARCHITETTURA
È ANCORA LA SUA
CAPACITÀ DI CREARE
UN’APPREZZATA
ESPERIENZA ESTETICA”
YAEL REISNER, CURATRICE
TAB 2019
stetica o funzionalità: è
questo l’eterno dilemma
quando si parla di design
Ecome di architettura. Unire
l’utile al dilettevole si è rivelata una
sf da quanto mai stimolante per gli
addetti ai lavori, chiamati a costruire
nuove esperienze estetiche dalle so-
lide fondamenta. Sul tema si interroga la Biennale di Architettura di Tallin intitolata “Beauty Matters: the resurgence
of beauty” f no al 17 novembre 2019. “Aspirare alla bellezza è puntare alla profondità - la vera sf da dell’architettura,
come lo è nella poesia, nella matematica o nella politica. Agli otto architetti invitati, riconosciuti ed emergenti, è stato
chiesto di proporre un progetto incentrato sulla bellezza attraverso la lente dell’abitare” spiega la curatrice Yael Rei-
sner. E’ guardando alla bellezza da punti di vista e discipline differenti che se ne arriverebbe a comprendere il pieno
valore anche in architettura. Ma attenzione perchè inseguire il bello per un architetto può rivelarsi una pratica ardita,
come aveva ben sintetizzato il canadese Frank O. Gehry spiegando che “se un architetto insegue la bellezza, deve
vedersela con Dio. Se invece insegue un obiettivo diverso, allora i suoi concorrenti diventano Bernini e Borromini.
Superarli sarà diff cile, ma non impossibile”.
“La parola bellezza è stata evitata per quasi ottant’anni. E’ successo nelle arti visive, nell’architettura, in politica, in
psicologia, in poesia e nella musica, sebbene le persone continuino a usare l’aggettivo bello nella vita di tutti i gior-
ni” insiste invece Reisner. “La parola bellezza è ancora associata da molti alla superf cialità, a un mondo vecchio
e conservatore, e il concetto che porta con sé è vittima di un pregiudizio culturale, un tabù – continua - Eppure, il
primo criterio per giudicare l’architettura è ancora la sua capacità di creare un’apprezzata esperienza estetica”.
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