Page 72 - CAPRI 2020
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L’arte salverà il mondo. Ne è convinta Yayoi Kusama, l’eccentrica artista dell’avanguardia giapponese, decisa
con le sue tele tempestate di pois a salvare il mondo, semplicemente attraverso l’amore. Amore per la pittura,
come per la poesia e i romanzi surreali, che culminano nel Yayoi Kusama Museum di Tokyo, mostrando anche
attraverso l’esposizione “Creation is a Solitary Pursuit, Love is What Brings You Closer to Art”, il fantastico mon-
do di Yayoi Kusama. L’artista nipponica ultra ottantenne, che per scelta da anni vive in una clinica psichiatrica,
non fa mistero della sua fantastica ossessione per quel segno graf co ricorrente: all’occhio umano un quanto
mai divertente pois, carico però oltre che di colori forti e psichedelici, di tutto un universo di signif cati anche
complessi. “La mia arte prende vita dalle allucinazioni che mi hanno tormentato sin dall’infanzia e che io riesco
a tradurre sulla tela o attraverso le mie sculture”. Sculture tra cui f gura l’immancabile grande zucca gialla a
pois neri, forse il suo lavoro più simbolico e conosciuto al mondo, insieme alla linea di accessori che nel 2012
realizzò con la maison Louis Vuitton “graff ando” alla sua maniera il monogramma tra i più celebri al mondo.
Dall’arte alla moda e f no alla musica: l’eclettica artista sembra davvero inarrestabile, f rmando il video di “Lo-
vetown” il brano di Peter Gabriel, tratto dalla colonna sonora di “Philadelphia”. Sempre e comunque con quel
segno graf co ridondante già per sua natura, e allungato, distorto quasi, quale abile affabulatore di una storia
originalissima e fantastica: un viaggio nel paese delle meraviglie di Yajoi Kusama.
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