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In apertura: PETER LINDBERGH London, May2016 ®Stefan Rappo
In alto: uno scatto del Pirelli Calendar by Peter Lindbergh
“Vere e vestite, il nudo non serve più”. Non ha dubbi il tedesco Peter Lindbergh impegnato sul set Sopra: Il volume “A Different Vision on Fashion
del suo terzo Calendario Pirelli che promette di essere più nudo del nudo, scavando nell’intimo della Photography” edito da Taschen
personalità femminile. E poco importa se davanti al suo obiettivo ci siano donne tra le più belle
del pianeta, la fotografia di moda deve impegnarsi nel restituire un nuovo realismo: “Il risultato è Pagina accanto: Pirelli Calendar 1996 by Peter Lindbergh
opposto a quel codice di bellezza terribile che si vede in giro: donne perfette e orrende, che hanno
tolto ogni segno dal volto e dal corpo”. Intense, appaiono così nei primi esclusivi scatti di backstage
del The Cal, realizzati tra New York, Los Angeles, Berlino, Londra e Le Toquet, le grandi star del
cinema cui è dedicata l’edizione 2017 (che sarà svelata il prossimo 29 novembre a Parigi): Nicole
Kidman, Penelope Cruz, Uma Thurman e Kate Winslet insieme a Julianne Moore, Rooney Mara,
Charlotte Rampling, Helen Mirren, Alicia Vikander, Zhang Ziyi, Robin Wright, Jessica Chastain,
Lupita Nyong’o, Lea Seydoux e Anastasia Ignatova. Azzarda anche Lindbergh, che nel tentativo di
catturare l’immediatezza della personalità, si mette ad esempio a inseguire Robin Wright a Times
Square: “Mentre la rincorrevo tra la gente di New York, pensavo: sto facendo una pazzia, non fun-
zionerà. Lei era spaventata, io incerto del risultato: quando le ho riviste, la sera stessa, ho capito di
aver prodotto foto incredibili”. E non stupisce che sia proprio il patinato e super esclusivo calendario,
realizzato in un’edizione limitatissima, ad affidarsi per la terza volta – mai fotografo aveva infranto
il limite dei due calendari - all’obiettivo di Lindbergh, che già nel 1996 aveva ritratto sul set di El
Mirage in California in un bianco e nero dalla potente forza espressiva, un drappello di top-model
come Eva Herzigova, Carré Otis e Nastassja Kinski. Realizzata invece a Hollywood e gli Studios,
con interpreti del calibro di Kiera Chaplin, Brittany Murphy e Mena Suvari, l’edizione del 2002,
in un’atmosfera sognante e dal tocco cinematografico – entrata di diritto nel vocabolario estetico di
Lindbergh – come mette bene a fuoco anche la mostra ‘A Different Vision on Fashion Photography’
prodotta dal museo Kunsthal di Rotterdam e accompagnata dal monumentale volume edito da
Taschen. Fino al prossimo febbraio 2017, si potrà così indagare il linguaggio visivo del fotografo te-
desco, grazie a 220 immagini, insieme a materiali rari ed esclusivi come storyboard, oggetti di scena,
polaroid, provini e video-interviste realizzati dal 1978 ad oggi. Oggi, quando è ancora una volta il
The Cal il più potente mezzo espressivo per: “Combattere la perfezione commerciale – precisa Lin-
dbergh - il rischio è che la gente cominci a credere che la bellezza sia quella ritoccata. Per questo il
Pirelli 2017 sarà un calendario sulla sensibilità, sull’emozione, non certo sui corpi perfetti”.
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