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Moda e arte, si sa, sono un binomio in continua evoluzio-
ne e non è dato per certo chi per prima è fonte d’ispirazio-
ne per l’altra. C’è chi continua a domandarsi se nell’in-
dustria culturale contemporanea si possa ancora parlare
di due mondi distinti o se invece siamo di fronte ad un
fluido gioco di ruoli. È questo il fil rouge della mostra
“Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguer-
ra” allestita al Museo del Tessuto di Prato (dove resterà
fino al 19 febbraio 2017), che fa parte del programma
espositivo promosso e organizzato dalla Fondazione
Ferragamo e Museo Salvatore Ferragamo e prevede la
collaborazione di più sedi quali la Biblioteca Nazionale
Centrale di Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’arte
moderna, Galleria del Costume di Palazzo Pitti e Mu-
seo Marino Marini Firenze. La mostra intercetta la fa-
vorevole congiuntura che si crea negli anni Cinquanta
tra arte, moda e design tessile che diventano territori che
si alimentano reciprocamente di idee e linguaggi, attra-
verso nuovi materiali messi a disposizione dall’industria
o sperimentati in atelier. Scopriamo così preziose e ine-
dite collezioni di progetti per tessuti stampati, manufatti
tessili, opere d’arte create dai più noti artisti italiani del
periodo. Come i progetti per tessuti stampati proposti
ai concorsi della Triennale di Milano nelle edizioni dal
1951 al ‘57, da artisti e designer del calibro di Lucio Fon-
tana, Bruno Munari, Piero Dorazio, Gio Ponti e Enrico
Prampolini tra gli altri. Esposti anche i foulard disegnati
da Edmondo Bacci, Franco Gentilini e Roberto Crippa,
opere stampate su seta che dialogano con i dipinti coevi
degli stessi autori, dimostrando la capacità degli artisti a
sperimentare nuovi linguaggi. Contaminazioni e sovrap-
posizioni materiche fanno degli arazzi il linguaggio tessile
più prossimo alla pittura, come quelli di Atanasio Soldati,
tra i primi artisti italiani, che nel Novecento aderiscono
alle correnti astrattiste internazionali. Immancabile l’e-
sperienza manifatturiera pratese dell’azienda di tessuti
per arredamento e tappeti Guido Pugi, nel segno del più
fortunato binomio di arte e moda.
In apertura: Lucio Fontana, concetto Spaziale. Attese. 1968
Idropittura su tela collezione privata.
In alto: Sergio Bersani-Giornalfoto - XI Triennale di Milano. Sezione dei??tessuti
nella Mostra delle Produzioni d’arte nel padiglione del Parco Sempione, progetto
dell’allestimento dell’architetto Edoardo Sernesi, 1957 riproduzione fotografica.
I tessuti che si vedono nell’immagine furono stampati dalla Manifattura Jsa di Busto
Arsizio (Varese). Milano, Fondazione La Triennale di Milano.?
A destra: Edmondo Bacci, Avvenimento fondo giallo, 1961, Foulard in seta prodotto
da Edizioni del Cavallino, Venezia, Collezione Cardazzo.
Nella pagina accanto: Bruno Munari, Progetto grafico per tessuto, 1950, tempera su
cartoncino, Bologna, Fondazione Massimo e Sonia Cirulli
Ph. ©: Archivio Massimo e Sonia Cirulli
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