Page 65 - VIA CONDOTTI
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Moda e arte, si sa, sono un binomio in continua evoluzio-
                                                                                                               ne e non è dato per certo chi per prima è fonte d’ispirazio-
                                                                                                               ne per l’altra. C’è chi continua a domandarsi se nell’in-
                                                                                                               dustria culturale contemporanea si possa ancora parlare
                                                                                                               di due mondi distinti o se invece siamo di fronte ad un
                                                                                                               fluido gioco di ruoli. È questo il fil rouge della mostra
                                                                                                               “Nostalgia del futuro nei tessuti d’artista del dopoguer-
                                                                                                               ra” allestita al Museo del Tessuto di Prato (dove resterà
                                                                                                               fino al 19 febbraio 2017), che fa parte del programma
                                                                                                               espositivo promosso e organizzato dalla Fondazione
                                                                                                               Ferragamo e Museo Salvatore Ferragamo e prevede la
                                                                                                               collaborazione di più sedi quali la Biblioteca Nazionale
                                                                                                               Centrale di Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria d’arte
                                                                                                               moderna, Galleria del Costume di Palazzo Pitti e Mu-
                                                                                                               seo Marino Marini Firenze. La mostra intercetta la fa-
                                                                                                               vorevole congiuntura che si crea negli anni Cinquanta
                                                                                                               tra arte, moda e design tessile che diventano territori che
                                                                                                               si alimentano reciprocamente di idee e linguaggi, attra-
                                                                                                               verso nuovi materiali messi a disposizione dall’industria
                                                                                                               o sperimentati in atelier. Scopriamo così preziose e ine-
                                                                                                               dite collezioni di progetti per tessuti stampati, manufatti
                                                                                                               tessili, opere d’arte create dai più noti artisti italiani del
                                                                                                               periodo. Come i progetti per tessuti stampati proposti
                                                                                                               ai concorsi della Triennale di Milano nelle edizioni dal
                                                                                                               1951 al ‘57, da artisti e designer del calibro di Lucio Fon-
                                                                                                               tana, Bruno Munari, Piero Dorazio, Gio Ponti e Enrico
                                                                                                               Prampolini tra gli altri. Esposti anche i foulard disegnati
                                                                                                               da Edmondo Bacci, Franco Gentilini e Roberto Crippa,
                                                                                                               opere stampate su seta che dialogano con i dipinti coevi
                                                                                                               degli stessi autori, dimostrando la capacità degli artisti a
                                                                                                               sperimentare nuovi linguaggi. Contaminazioni e sovrap-
                                                                                                               posizioni materiche fanno degli arazzi il linguaggio tessile
                                                                                                               più prossimo alla pittura, come quelli di Atanasio Soldati,
                                                                                                               tra i primi artisti italiani, che nel Novecento aderiscono
                                                                                                               alle correnti astrattiste internazionali. Immancabile l’e-
                                                                                                               sperienza manifatturiera pratese dell’azienda di tessuti
                                                                                                               per arredamento e tappeti Guido Pugi, nel segno del più
                                                                                                               fortunato binomio di arte e moda.

In apertura: Lucio Fontana, concetto Spaziale. Attese. 1968
Idropittura su tela collezione privata.

In alto: Sergio Bersani-Giornalfoto - XI Triennale di Milano. Sezione dei??tessuti
nella Mostra delle Produzioni d’arte nel padiglione del Parco Sempione, progetto
dell’allestimento dell’architetto Edoardo Sernesi, 1957 riproduzione fotografica.
I tessuti che si vedono nell’immagine furono stampati dalla Manifattura Jsa di Busto
Arsizio (Varese). Milano, Fondazione La Triennale di Milano.?

A destra: Edmondo Bacci, Avvenimento fondo giallo, 1961, Foulard in seta prodotto
da Edizioni del Cavallino, Venezia, Collezione Cardazzo.

Nella pagina accanto: Bruno Munari, Progetto grafico per tessuto, 1950, tempera su
cartoncino, Bologna, Fondazione Massimo e Sonia Cirulli
Ph. ©: Archivio Massimo e Sonia Cirulli

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